
Gli occhiali non sono progettati per essere mantenuti costantemente indosso ma, secondo quanto sinora trapelato, si tratterà di oggetti che potranno essere usati al bisogno, come uno smartphone, e come tanti altri prodotti elettronici.
Secondo quanto rivelato dal New York Times, gli speciali occhiali sarebbero in corso di sviluppo presso i laboratori "Google X" (vi suggeriamo la lettura di questo nostro articolo), in una location segreta non molto distante dal quartier generale della società a Mountain View (California). Altri pezzetti del puzzle sono arrivati quest'oggi: sempre secondo il quotidiano d'Oltreoceano, il sistema operativo che sovrintenderà il funzionamento degli occhiali per la realtà aumentata sarà ancora una volta Android. Dal punto di vista hardware, gli occhiali di Google integreranno un ricevitore GPS, dei sensori di movimento, una videocamera, ingressi ed uscite video.
Il New York Times cita alcune persone, senza farne i nomi, che avrebbero già avuto modo di vedere e di provare gli occhiali: osservando un monumento od un panorama, i server di Google sarebbero già in grado di sovrapporre alla normale visione, i dati provienti dalla Rete quali, per esempio, le informazioni storiche, i commenti degli amici, i punti d'interesse nelle vicinanze e così via.
Ovviamente, quando si presentano simili innovazioni, non si potrà non aver a che fare con le tante problematiche collegate alla tutela della privacy. Gli occhiali di Google, quando si incontra una persona, potrebbero attivare un riconoscimento facciale fornendo, in tempo reale, l'elenco degli amici in comune sui social network, a partire da Google+, e qualche dettaglio su chi si ha di fronte.
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