martedì 3 luglio 2012

Android 4.1




Nel corso dell’evento Google I/O, iniziato proprio in questi giorni, la Grande G ha fatto diversi annunci molto interessanti. Uno dei più stuzzicanti, però, è senza alcun dubbio Android 4.1 Jelly Bean, il nuovo erede di Android 4.0 Ice Cream Sandwich. Come potete intuire dal numero, non si tratta di una vera rivoluzione del software, ma comunque abbiamo a che fare con unmiglioramento sostanziale, che dovrebbe addirittura rendere più performanti i nostri smartphone del robottino verde.

Google, infatti, ha voluto creare un aggiornamento che non appesantisse il sistema, anzi. L’idea è stata quella di rielaborare il modo in cui il programma interagisce con l’hardware su cui è montato, in modo da ottenere delle prestazioni superiori. Un’impresa non da poco, tenendo conto che Android può essere potenzialmente montato su qualsiasi smartphone o tablet a discrezione del produttore. Velocità e fluidità di navigazione, però, promettono di essere particolarmente migliorate rispetto al passato, anche se ovviamente occorrerà attendere di avere il software concretamente installato su uno dei nostri telefoni prima di poter emettere qualsiasi giudizio definitivo. Il cuore di questi cambiamenti ha, ancora una volta, il nome di un alimento:Project Butter. Questo progetto consente a CPU e GPU di lavorare in parallelo in maniera più fluida e costante e grazie al sistema di Triple Buffering, Google garantisce che transazioni e animazioni saranno in grado di essere visualizzabili ad una velocità mai vista prima su un telefono cellulare, ovvero 60 fps.
 
Non sono solo queste le novità che presenta Jelly Bean. Il nuovo sistema di interazione hardware e software, infatti, permette di ottenere dei grandi risparmi dal punto di vista del consumo della batteria. Infatti il programma è in grado di regolare le prestazioni della CPU, facendo in modo di abbassarne letteralmente il consumo in quei momenti in cui non è necessario raggiungere determinate prestazioni. Il sistema dei “fagiolini gelatinosi” (questo il significato italiano di Jelly Bean), però, non si “limita” solamente all’hardware. Anche il software potrà godere di alcune novità interessanti, come ad esempio iwidget, che ora potranno essere molto più liberi e personalizzabili di prima. Anche il centro notifiche è stato ampliato, in modo da poter comprendere un numero maggiore di informazioni o addirittura di consentire all’utente di accedere a particolari funzioni direttamente dalla notifica, senza lanciare per forza completamente l’app coinvolta. Gli accessori Bluetooth potranno ora essere collegati al volo grazie all’interazione con i moduli NFC, mentre il sistema di dettatura vocale potrà ora funzionare anche in modalità offline, senza per forza connettersi al Web. Infine, Google ha introdotto la sua visione personale dell’assistente digitale da smartphone: si chiama Google Now e promette, basandosi sull’ora e sulla posizione dell’utente, di essere in grado di dare le informazioni più interessanti rispetto al luogo in cui ci si trova e addirittura integrare numerose altre funzioni, che presumibilmente scopriremo man mano nelle prossime settimane.
 
Android 4.1 Jelly Bean dovrebbe essere disponibile a luglio e per il momento i dispositivi che lo potranno installare saranno il Nexus S, il Galaxy Nexus e il Motorola XOOM, ma sicuramente altri apparecchi verranno annunciati nelle prossime settimane.

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